L'energia di chi dona
L'azienda Lenergy di Fornacette in aiuto dei profughi ucraini
"Ho un figlio di sei anni e guardando le immagini di quei bambini vittime di questa guerra assurda non potevo che interessarmi a loro, per questo con la mia azienda, la Lenergy di Fornacette, che si occupa di energie rinnovabili, abbiamo donato 15.000 euro per i profughi ucraini che arriveranno a Livorno. E sono sicuro che sostenendo i progetti della Fondazione Caritas i contributi che abbiamo donato saranno spesi bene e destinati proprio ai più piccoli". Racconta così l'imprenditore Enrico Lenzi, presidente della Lenergy spa, ai giornalisti presenti in Vescovado per presentare i progetti di sostegno a chi fugge dalla guerra.
Guido de Nicolais, direttore generale della Fondazione elenca come sarà investita questa donazione: buoni spesa per i pacchi alle famiglie ucraine sparse sul territorio diocesano, che si stanno rivolgendo alle caritas parrocchiali; viveri e medicine che saranno portati direttamente in Ucraina attraverso le spedizioni del Cisom e poi via Lopez, dove sta partendo una scuola di italiano per grandi e piccoli e un oratorio per far giocare e stare insieme i bambini. Ci saranno volontari, scout e operatori specializzati che si occuperanno di loro; altre aziende che doneranno lavagne LIM per l'insegnamento, tablet e altro materiale scolastico: un luogo dove sarà possibile ritrovare un po' di serenità e pensare al futuro.
L'imprenditore Lenzi con la sua azienda si occuperà anche di climatizzare la struttura di via Lopez e dal vescovo Simone è stato incaricato di lavorare ad un progetto per trasformare le parrocchie in parrocchie green, con riduzione degli sprechi e energie rinnovabili.
Nella foto il vescovo Giusti insieme a Enrico Lenzi e Guido de Nicolais
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