Dalla spiritualità la forza per la Missio ad gentes

L'assemblea ecclesiale di ottobre

di Chiara Domenici

Sette passi, sette caratteristiche dell’evangelizzatore tipo, perché la trasmissione della fede, ma soprattutto l’incontro con chi non conosce ancora Gesù Cristo, diventi un cammino di riscoperta della propria spiritualità e di arricchimento reciproco. Partendo dal brando degli Atti degli apostoli (8,26-40), che racconta dell’incontro fra Filippo e l’eunuco, il relatore del convegno ecclesiale, fratel Enzo Biemmi, ha offerto alcune indicazioni sulla spiritualità e la metodologia per la Missio ad gentes: impegno che dovrebbe coinvolgere tutti i cristiani, e non più solo alle periferie del mondo, quanto piuttosto fuori dalla porta di casa, se non anche all’interno delle famiglie.

Eccoli i sette passi indicati da fratel Biemmi

1. Stare sulla strada

26 Un angelo del Signore parlò intanto a Filippo: «Alzati, e va’ verso il mezzogiorno, sulla strada che discende da Gerusalemme a Gaza; è una strada deserta».

Il primo tratto spirituale di un evangelizzatore: stare volentieri in questo tempo, non sognare i tempi passati dei successi, accogliere con gioia l’invito del Risorto a stare in questo tempo con fiducia e speranza.

2. Saper cogliere la domanda di senso

27 Egli si alzò e si mise in cammino, quand’ecco un Etiope, un eunuco, funzionario di Candàce, regina di Etiopia, amministratore di tutti i suoi tesori, che era venuto per il culto a Gerusalemme, 28 stava ritornando, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaia.

La seconda caratteristica della spiritualità dell’evangelizzatore è saper vedere Dio in tutte le persone, lasciarsi sorprendere da tutti, dai ragazzi, dai giovani, dagli adulti; guardarli con simpatia, perché solo la simpatia sa cogliere anche negli atteggiamenti più strani, le domande profonde che abitano il loro cuore, i gemiti dello Spirito Santo.

3. Fare strada insieme

30 Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». 31 Quegli rispose: «E come potrei capire, se nessuno mi istruisce?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui.

Una terza caratteristica dell’evangelizzatore è la sua disponibilità a servire il cammino interiore delle persone, lasciandosi programmare dai tempi e dai ritmi delle persone piuttosto che programmare noi il loro cammino. Deprogrammarci e riprogrammarci sui programmi dello Spirito Santo.

4. Annunciare Gesù come bella notizia

35 Filippo, prendendo la parola e partendo da quel passo della Scrittura, annunziò a lui Gesù.

Quarta caratteristica spirituale dell’evangelizzatore. Non si evangelizza se non si arriva a tradurre l’annuncio del vangelo a partire dalla situazione concreta delle persone e se, nello stesso tempo, non si presenta la propria vita (personale e comunitaria) come una prova vivente della misericordia di Dio.

5. Non creare impedimenti

E l’eunuco disse: «Ecco, qui c’è dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?».

Quinta caratteristica. Abbandonare qualsiasi pregiudizio moralistico e religioso e credere che tutte e tutti, comunque sia la loro vita, sono degni del Vangelo e anzi i più poveri sono i più adatti ad accoglierlo.

6. Condividere il cammino di riscoperta della fede

38 Fece fermare il carro e scesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunuco, ed egli lo battezzò.

Sesta caratteristica. Non un annuncio “per” gli altri, ma la riscoperta della fede “con” gli altri. Lasciarsi generare da coloro che generiamo.

7. Saper scomparire

39 Quando risalirono dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l’eunuco non lo vide più e pieno di gioia, proseguiva la sua strada.

Settima caratteristica. L’evangelizzazione è un’azione di mediazione dell’azione dello Spirito. Essa è chiamata a lasciare a Lui il campo libero e a non calcolare i risultati.

Al termine della relazione il lavoro sinodale di ascolto nei quattro gruppi, per declinare secondo i vari ambiti, la spiritualità e l’azione della Missio ad gentes.

L’Assemblea ecclesiale era iniziata con un momento di preghiera dedicato alle Missioni e con la generosità di tanti: al momento delle offerte sono stati raccolti 950 euro, che saranno destinati a fratello Lorenzo Cantù in Tanzania, per l’acquisto di un generatore di elettricità che aiuterà i progetti del villaggio di Murugaragara

le foto di Antonluca Moschetti