Parrocchie
“Essere sempre unito a Gesù ecco il mio programma di vita”
Alla parrocchia Santa Teresa di Calcutta, dove si trova la cappellina dedicata al giovane santo

Cinque giorni di ringraziamento per la canonizzazione di Carlo Acutis
Cinque giorni. Cinque giorni di santità, possiamo dire cinque giorni di Paradiso. Dove? A casa! La parrocchia di Santa Teresa di Calcutta e l’Associazione “Amici di Carlo Acutis” hanno organizzato cinque giorni di ringraziamento per la canonizzazione di Carlo Acutis tra il 17 e 21 settembre 2025. In queste ore abbiamo toccato con mano la santità. Nei giorni 17-19 abbiamo vissuto le Quarantore, adorazione eucaristica tutto il giorno, nella quale il Signore non è mai rimasto da solo, dove le persone hanno fatto i turni per poter stare almeno un’ora con Gesù realmente presente nell’Eucarestia. Momenti di silenzio, di preghiera scanditi dalla Liturgia delle Ore e dalla Messa, hanno visto la partecipazione di tutti. Le Quarantore hanno permesso di vivere momenti che ci hanno portato ad avere la salvezza in casa. Cioè? Il Sommo Pontefice Leone, attraverso la Penitenzieria Apostolica, su richiesta del vescovo Simone, ha concesso l’indulgenza plenaria nelle giornate del 20 e 21 settembre a tutti coloro che avrebbero visitato la Cappellina dedicata a San Carlo Acutis. Ma non solo: con la Bolla arrivataci dal Tribunale della Misericordia, il Papa ha concesso l’indulgenza a tutti i malati impediti di poter visitare la Cappellina e che avrebbero partecipato spiritualmente agli eventi in parrocchia. Che emozione! Avere la salvezza a portata di mano è stato un dono dal Cielo che era inimmaginabile. Eppure, è avvenuto! Persone di ogni dove sono accorse in Cappellina: persone di parrocchia, associati, persone provenienti da Livorno, Firenze, Pisa, Pontedera, Cecina, Castagneto Carducci ecc. Dalle 9.30 di sabato 20, con il rito di apertura della Porta Santa e l’inizio delle giornate giubilari il flusso di pellegrini non si è mai fermato.
In queste giornate la Mostra dei Miracoli eucaristici di Carlo ha poi accompagnato i fedeli nell’approfondire la spiritualità di Carlo, ma soprattutto ad avvicinarsi a Gesù, ad accrescere e a migliorare la propria fede, a ricordare che Gesù è realmente presente nell’Eucarestia e a rimanere attaccati ad essa, ad accostarsi a Lui, come Giovanni si accostò sul suo petto nell’Ultima Cena. Il culmine? La Messa Solenne delle 11.00 della domenica, presieduta da mons. Roberto Filippini, Vescovo emerito di Pescia, nella quale si è ringraziato Dio per la canonizzazione di Carlo. Il Vescovo, nell’omelia ha ricordato la straordinaria vita di Carlo nell’ordinarietà del quotidiano e del suo essere amministratore fedele e onesto dei doni che il Signore gli ha dato e che ha messo al servizio di Dio, della Chiesa e dei molti fratelli e sorelle che ha incontrato nel suo cammino e nelle strade da lui percorse.
La domenica, essendo la giornata del catechismo verticale, ha visto la partecipazione delle famiglie del catechismo che, anch’esse, hanno visitato la Cappellina e visto la mostra dei miracoli, guidati dai membri dell’associazione, dai catechisti e dal parroco don Federico. La straordinarietà di queste giornate, però, non è stata solo negli eventi che le hanno caratterizzate ma è stata la frequenza delle persone che hanno voluto ricevere il Sacramento della Riconciliazione. Questo è stato il cuore delle giornate: accostarsi alla Confessione e sperimentare il perdono di Dio. Le stime? Don Federico, unico confessore, ha confessato più di 128 persone in due giorni. Questo è stato il successo delle giornate, lo sperimentare lo sconfinato amore di Dio. La conclusione domenica sera quando, con la Messa delle 21.30 è stata chiusa la Porta Santa della cappellina e donato l’ultimo regalo concessoci da Papa Leone: la benedizione papale con l’indulgenza plenaria applicata. A Dio ogni ringraziamento per il dono vissuto.


