Giovani
Il campeggio 2025? Anche quest’anno un successo!
Una settimana a Giarola

Il campeggio della parrocchia Santa Seton, su famiglia e tecnologia, raccontato da uno degli animatori
Quest’anno il campeggio della parrocchia S. Elisabetta Anna Seton si è tenuto a Giarola (RE) nella settimana dal 12 a l 19 luglio. Il tema del campeggio di quest’anno è stato il rapporto di ognuno con la tecnologia e con la famiglia. È stata una settimana impegnativa, ma bellissima per tutti, durante la quale siamo riusciti a vivere insieme momenti di divertimento, di gioco e di riflessione. I ragazzi dicono di essersi divertiti e di essere cresciuti e continuano a descrivere il campeggio della nostra parrocchia come una settimana di cui non si può fare a meno durante l’estate; quindi possiamo dire che anche quest’anno il campeggio è stato un successo!
La grande importanza di questo campeggio per tutta la comunità parrocchiale deriva proprio dal fatto che in questa settimana veramente ognuno di noi ha la possibilità di conoscere meglio se stesso e gli altri, e di rafforzare i legami e le amicizie, spesso nati proprio durante la settimana.
L’ambiente che possiamo vivere in quella settimana è veramente qualcosa di straordinario, dove si vive a pieno la grande comunità che abbiamo la fortuna di avere. Il clima che cerchiamo di vivere durante il campeggio ci aiuta a sperimentare a pieno un ambiente di condivisione, dalle attività più piccole, come la pulizia delle camere e il lavaggio delle stoviglie, a quelle più stancanti, come le gare e i giochi, fino alle attività di riflessione, come i momenti di confronto in gruppo e di condivisione personale. È un luogo dove davvero ognuno si può liberare del proprio fardello di pensieri e ansie quotidiane e può aprirsi per dare e ricevere affetto e amicizia incondizionati, nella assoluta libertà di essere se stesso. Durante ogni gioco, attività e riflessione ogni ragazzo e ragazza può dare un contributo unico e prezioso al gruppo e a chi gli sta accanto.
Io personalmente considero la settimana di campeggio come una rinascita che mi libera da ogni preoccupazione e mi ridona la gioia di vivere in comunità. Tutti gli anni mi convinco di nuovo che il campeggio è davvero un posto incredibile dove per me ci sarà sempre un amico con cui parlare e ora che anche quest’anno è finito ho già iniziato il conto alla rovescia per il prossimo. Anche se forse tutto quello che ho scritto può sembrare esagerato, penso che l’unico modo per capire veramente la bellezza di questo appuntamento annuale sia viverlo. Per questo, il compito di noi che lo viviamo, è quello di riuscire a portare almeno parte di questa bellezza anche nelle nostre vite quotidiane; certo, non è semplice, ma l’impegno di tutti è tanto e sarà sempre di più.
Giona Bartolacci