Il film su Carlo Acutis che spopola negli Usa: «L’ho girato per i giovani»

Successo statunitense per la pellicola diretta da Tim Moriarty e disponibile sulla piattaforma streaming Credo

Con un lessico da spaghetti western si direbbe che Carlo Acutis, il beato milanese morto nel 2006 all’età di quindici anni per una leucemia fulminante, abbia conquistato l’America. Nell’ultimo anno, decine di migliaia di statunitensi, in oltre mille proiezioni in tutto il Paese, hanno ripercorso la sua vita nel film “Carlo Acutis: la via al reale”, diretto da Tim Moriarty e ora disponibile in tutto il mondo sulla nuova piattaforma Credo. Per 90 minuti la pellicola si muove lungo due binari narrativi: quello del beato, dipinto dalle testimonianze dei suoi amici, e quello di un gruppo di studenti statunitensi in viaggio verso Assisi, dove si trovano a pregare sulla tomba di Carlo Acutis. Il fil rouge tra i due piani, secondo il regista, sarebbe nelle domande che milioni di adolescenti ancora rivolgono al beato: «I giovani soffrono di dipendenza dalla tecnologia – racconta Moriarty ad Avvenire – spesso sono isolati, appiccicati ai loro schermi, da cui traggono un profondo disagio. Ma Carlo, il santo di internet, ci insegna a rimanere connessi alla realtà anche in un ambiente digitale che ci vuole intrappolare. Il film ha tentato di raccontare anche questo».

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