Testimoni di fede
Giada: quel sorriso che illumina chi lo incontra
Le parole di mons. Ablondi, nel libro "Schegge"

Nel mese di luglio, dopo la celebrazione della santa messa per Giada Menicagli, presso la parrocchia Sacra Famiglia, è stata letta la pagina del capitolo primo del libro “Schegge di vita”, intervento del Monsignore emerito Alberto Ablondi. La famiglia Menicagli mette a disposizione dei lettori de La Settimana tutti i giorni le parole dell’allora vescovo, che appaiono al lettore come una benedizione.
SCHEGGE DI VITA. Giada: il mare e il cielo negli occhi. Un sorriso che illumina il suo viso.
Capitolo 1. VENGO DA DIO. È nata Giada… SEI PASSATA, GIADA, E QUASI NON TI HO VISTA … Sei passata, Giada, e quasi non ti ho vista … eppure eravamo insieme ed impegnati nella Chiesa. Rimpiango tanto di non averti conosciuta di più … ma ai vescovi, pressati dalle esigenze delle varie comunità, non è sempre possibile seguire da vicino tante persone come vorrebbero. Se gli incontri però si misurano dalla forza di comunione che in essi si esprime, allora posso dirti che mi hai raggiunto con due forti messaggi. Ti ho ammirato quando nelle sale del Vescovado, con i tuoi ragazzi di catechesi, rivelavi l’esperienza di gioia di chi incontra il Signore; e quando sul letto del dolore eri testimonianza orante di serenità e di donazione. E credo proprio che con questi messaggi hai lasciato dietro a te un mondo più ricco ed una Chiesa più attenta a far scoprire l’amore del Signore. Perciò tu non sarai mai assente ai tuoi Genitori che già hai coinvolto nel tuo sacrificio; e sarai accanto al fratello che accompagnerai con il tuo esempio. Parteciperai anche alla vita della tua comunità che, ricordandoti e ripensandoti, si accorgerà che un’esistenza non si misura tanto dal calendario, quanto dall’amore che ha tempi ben diversi. E il Vescovo? Lui che deve saper accogliere i doni dello Spirito , soprattutto se incarnati nella sofferenza, ti è grato per questa crescita personale ed ecclesiale che continui a provocare in quanti ti hanno incontrata; vicina come sei nel Signore a tutti i “TUOI”.
Alberto Ablondi Vescovo Emerito
Il carissimo vescovo Ablondi ha conosciuto realmente Giada, in questo scritto è come se si volesse scusare di non aver posto maggiore attenzione al carisma e alla spiritualità della ragazza. Ma non è così. In cuore suo il vescovo emerito sapeva del grande dono che il Signore aveva inviato alla sua diocesi, alla sua comunità. Lui è stato per Giada, in realtà, un grande vegliardo: la osservava quando lei portava i bambini della sua parrocchia a fare catechesi in vescovado e soprattutto l’ha riconosciuta, durante la sofferenza della malattia, come dono di Dio, come strumento di conversione, come simbolo di amore di Cristo. Questa testimonianza del monsignore Ablondi è intensa e ricca di sentimento, di umiltà e di riconoscenza verso Giada. Giada un dono di Dio che la nostra diocesi ha avuto la fortuna di incontrare e che ancora oggi la ricorda mensilmente nelle testimonianze delle persone che l’hanno incontrata e l’hanno seguita. Giada un dono in cammino per tutti noi: breve è stato il suo viaggio terreno, quanto ricco di contenuto, di amore e simbolico; lungo è ancora il suo viaggio nell’eternità.
Il prossimo appuntamento con Giada sarà il 4 agosto presso la parrocchia della Sacra Famiglia. Per chi volesse visitare il sepolcro di Giada, le sue membra riposano nel camposanto di Santa Giulia a Livorno.
In allegato le foto del libro di pag. 9, pag.10, pag. 11 e pag.12



