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No ai “cristiani delle occasioni”, portare il Vangelo nella quotidianità
All’Angelus, Leone XIV esorta, seppur “travolti da tante altre cose”, a ricercare un significato “più pieno” per la propria vita

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La Chiesa e il mondo non hanno bisogno di “cristiani delle occasioni”, che indossano la fede come un abito di circostanza. Il senso vero non nasce dai “doveri”, ma germoglia altrove: nell’intimità di un dialogo autentico con Dio. È lì che sboccia un “anelito di eternità”, che attraversa la quotidianità e la trasfigura, donando all’esistenza un “significato più pieno”. Sono questi gli “operai” ideali descritti da Papa Leone XIV nella catechesi dell’Angelus di questa domenica, 6 luglio, pronunciata ai fedeli raccolti in Piazza San Pietro nonostante le alte temperature.