Il commento
L’INPS oggi
Il nuovo portale per i giovani

L’INPS è nato oltre centoventi anni fa con lo scopo di garantire i lavoratori dai rischi di invalidità e vecchiaia ma ha, progressivamente, assunto un ruolo di crescente importanza, fino a diventare il pilastro del nostro sistema nazionale di protezione sociale.
Svolge, infatti, l’istituto, guidato oggi da Gabriele Fava, compiti molti diversi da quelli del 1898 quando la previdenza sociale iniziò timidamente a muovere i primi passi con la fondazione della Cassa Nazionale di previdenza per l’invalidità e per la vecchiaia degli operai. Ispirata al principio della “previdenza libera sussidiata”, si prevedeva, al tempo, un’assicurazione volontaria integrata da un contributo di incoraggiamento e dal contributo anch’esso libero degli imprenditori. A ciascun iscritto era intestato un conto individuale su cui accreditare i contributi versati, le quote di concorso e i relativi interessi.
Le attuali funzioni richiedono, altresì, sempre più, la necessità di rafforzare il legame tra l’Istituto e le nuove generazioni promuovendo un approccio innovativo alla comunicazione previdenziale e orientando i cittadini più giovani verso un’interazione consapevole e proattiva.
In questo contesto l’idea è, insomma, quello di lavorare per fare dell’istituto di previdenza qualcosa di profondamente diverso e non di aggiungere l’ennesima app messa in campo per avvicinare le giovani generazioni alle amministrazioni pubbliche.
I giovani sono, infatti, fondamentali se vogliamo arrivare a un sistema di welfare previdenziale e assistenziale sostenibile per il futuro. Non esiste, ad esempio, per il presidente Fava, altra strada da percorrere che quella dell’aumento della base occupazionale come unico modo per farlo orientando e accompagnando i nostri ragazzi nel mondo del lavoro, con strumenti concreti e adatti al mondo digitale in cui stiamo vivendo.
L’Inps ha lanciato, cosí, un nuovo portale dedicato alle persone tra i 16 e i 34 anni, per avvicinare i servizi dell’istituto anche a chi normalmente non ha a che fare con la previdenza sociale. Il nuovo progetto si chiama “Inps per i giovani”, e consiste in un’interfaccia che raggruppa tutti i servizi che Inps offre a chi ha meno di 34 anni.
Nel portale, ogni persona potrà scegliere, poi, una categoria tra inoccupati, disoccupati, occupati e studenti, per visualizzare i servizi che ha a disposizione. Alcuni di questi servizi potranno essere scelti anche senza registrazione, mentre altri, circa una decina, richiederanno l’accesso tramite Spid come già accade per molte altre amministrazioni e servizi.
Se, insomma, suona, certamente, strano trovare Inps e giovani nella stessa frase, questo sforzo di avvicinare temi complessi, come il futuro della nostra previdenza, ai ragazzi, è certamente da apprezzare. Il timore, ed il rischio, come già troppe volte successo, è che i buoni propositi rimangano tali e che anche l’ennesimo sito e/o app non raggiunga gli obiettivi auspicati rimanendo, per esempio, solo uno strumento autoreferenziale per gli esperti del settore.