Diocesi
Ricordando monsignor Ablondi

Ricordare Monsignor Alberto Ablondi (il 21 agosto sono trascorsi undici anni dalla sua morte) provoca nostalgia e fa venire un po’ di magone. Lo ricordiamo con affetto facendo tesoro dei suoi insegnamenti attraverso i tanti scritti che ci ha lasciato. Tante parole ricche e profonde, ancora molto attuali, che dovremmo maggiormente valorizzare e approfondire. Nella sua lettera ai giovani livornesi dell’anno 2000, “Due minuti”, sottolineava il valore del pellegrinaggio. “La vita è bella come pellegrinaggio” : in questo periodo in cui molti sono i Campi estivi e i “cammini” di tanti giovani e adulti, le sue parole ci invitano a ricordarlo e a illuminare la nostra vita quotidiana. Egli dava molta importanza alla “sosta”! E rivolto ai giovani diceva: “Sì, veramente devi provare a vivere la vita come pellegrinaggio. In fondo a ben pensarci la legge del pellegrinaggio fatta di soste e fatta di oltre, è la stessa legge dell’amore; nel sentirsi mai sufficiente, contenuto, bastante, esaurito. E allora ti auguro soprattutto la capacità del distacco iniziale e poi di tante soste. Credi, la sosta nella vita non è tempo perduto. Sii capace di sostare qualche momento nel silenzio, per incontrare il Signore; cerca di sostare presso gli amici per ravvivare il rapporto; ma soprattutto sosta presso te stesso nel raccoglimento per conoscerti e rifarti”.Ecco una “sosta” di riflessione affinché il suo ricordo sia per noi un viatico al peregrinare verso gli “oltre”, sempre alla ricerca del bene.