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Strage di bambini nel kibbutz. Ashkelon, razzi dopo l’ultimatum di Hamas
Sono ripresi gli attacchi su larga scala su Gaza. Hamas risponde con nuovi lanci di razzi contro il sud di Israele e contro l’area di Tel Aviv, dove sarebbe stato colpito anche l’aeroporto Ben Gurion. Le sirene di allarme sono risuonate anche nel nord di Israele, a Shlomi e in altre località. Segno che la capacità di fuoco del movimento islamico non è stata ancora distrutta dai raid israeliani. Alcuni razzi sono stati lanciati anche dal sud del Libano. Immediata la risposta di Israele. “Raggiungeremo Hamas ovunque. Non hanno nessun posto dove nascondersi”. Le parole – scandite dal portavoce dell’esercito israeliano, il contrammiraglio Daniel Hagari – definiscono la strategia di Israele: entrare nella Striscia e regolare i conti con i militanti di Hamas. “Gli ultimi giorni ci hanno dimostrato che non abbiamo scelta: dobbiamo porre fine al controllo di Hamas su Gaza e alle sue capacità militari, per eliminare la minaccia su Israele”, ha detto l’ambasciatore israeliano a Roma Alon Bar. Il bilancio del numero delle vittime israeliane è, intanto, salito a mille morti.
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