L'incontro in Vescovado con don Saottini
La scuola come luogo d’incontro dove si dovrebbe educare alla bellezza
La Sala Fagioli è al completo, gli insegnanti di religione della Diocesi di Livorno sono venuti ad ascoltare don Daniele Saottini, responsabile del Servizio nazionale per l'insegnamento della religione cattolica. Non una lezione frontale ma un dialogo sulle questioni rilevanti che riguardano gli IRC (insegnante religione cattolica) e la loro missione.
Gli attuali accadimenti in campo nazionale e internazionale, pandemia e guerra in Ucraina, provano che siamo vivendo un nuovo tempo storico, un cambiamento d’epoca, che richiede un impegno diverso nella realtà. Nessuno può pensare di vivere con la routine del passato soprattutto facendo finta dell’inesistenza delle diseguaglianze.
Don Saottini sottolinea le prescrizioni del Codice di diritto canonico riguardo gli IRC. Il Vescovo deve avere cura che il docente di religione sia eccellente: retta dottrina, testimonianza di vita cristiana e attività pedagogica. Riguardo quest’ultimo aspetto ci si attende che la presenza dell’insegnante sia significativa per gli studenti e per i colleghi. Pertanto sia “visibile”, “riconoscile” la sua testimonianza.
Molti i problemi esaminati. Il rapporto fra IRC ed educazione civica dove l’IRC contribuisce in egual misura dei docenti delle altre discipline, secondo il Piano d’offerta formativa della scuola. I contenuti delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica non devono parte di una disciplina curriculare e tantomeno discriminanti: non creino distinzioni tra gli studenti. Il Concorso per l’assunzione in ruolo degli IRC è una spina dolorosa. L’Italia, infatti, non è in regola con le norme dell’UE a causa del precariato permanente nella scuola e in altri settori pubblici. La questione deve essere affrontata dal Governo e dalle parti sindacali. Alla Chiesa compete il controllo sull’idoneità dei docenti di religione e che vi siano nelle scuole insegnanti competenti e stabili.
Don Saottini ha inoltre evidenziato quali sono gli ostacoli dell’IRC che mettono a rischio la prosecuzione della sua attività. Innanzitutto la perdita di interesse al proprio lavoro, la grave inefficienza e non essere più in armonia con la Chiesa. Il docente IRC deve avere sempre presente che è un inviato, un mandato dalla Chiesa tramite il Vescovo nella scuola. La scuola come luogo d’incontro dove si dovrebbe educare alla bellezza.
Le immagini della conferenza scattate da Antonluca Moschetti
il video della conferenza di don Saottini
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